
Il futuro delle nuove megaevoluzioni
Con Francesco Pio Pero e Davide Miraglia
INTERVISTA
Carmine Cusati
10/23/20255 min read
Il nuovo titolo della serie Leggende, Leggende Pokémon Z-A, è finalmente uscito il 16 ottobre, dopo mesi di attesa ed entusiasmo per le nuove megaevoluzioni rivelate poco a poco sui social. Inizialmente annunciato nel Pokémon Presents del 2024, il “Progetto di Rigenerazione Urbana” ha subito attirato l’attenzione dei fan, entusiasti di scoprire le novità che porterà. Dopotutto, Leggende Pokémon Arceus è stato un successo, sia per la critica sia per gli utenti: dopo i tanto attesi quanto deludenti remake di quarta generazione - Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente - il gigantesco passo indietro nel tempo ci ha introdotti ad una formula completamente diversa rispetto a quella che eravamo abitualmente portati ad affrontare. Un mondo aperto, con un pizzico di Souls-like, si può riassumere in una sola parola: Sperimentazione. Da quel momento, è stato chiaro che con la serie Leggende si volesse osare e testare, andando oltre i classici canoni del mondo Pokémon. Quando è stato rilasciato il 28 gennaio 2022, il titolo fu acclamato non solo perché diverso dal solito, ma perché quel diverso era un vero e proprio miglioramento: la storia dai temi più profondi e selvaggi, l’interazione con i singoli Pokémon, i Pokémon Alfa, il metodo di cattura… e oggi questi elementi così ben riusciti sono stati reintrodotti nel nuovo titolo ambientato a Luminopoli.


Un occhio al presente per accogliere il futuro
L’annuncio del videogioco spiazzò la community, visto che fino ad allora si chiamava a gran voce contenuti sulla quinta generazione, Pokémon Nero e Bianco. Presto l’entusiasmo prese il sopravvento, soprattutto grazie all’idea di riutilizzare le megaevoluzioni, assenti nella serie principale sin da Pokémon Ultra Sole ed Ultra Luna. Non solo è una meccanica spettacolare a livello visivo e concettuale, con i Pokémon che spingono sé stessi ed il proprio corpo a rilasciare l’energia nascosta in loro, ma competitivamente ha delle implicazioni importantissime. Queste forme eccellono in forza bruta, ottenendo spesso (con alcune eccezioni) un aumento delle statistiche rispetto alle loro forme base, ma la limitazione di una sola megaevoluzione per battaglia e l’obbligo di assegnare al Pokémon la rispettiva megapietra rendono la costruzione di un team competitivo molto complessa. Con Leggende Pokémon Z-A possiamo rimettere mano a questa meccanica, con ben 27 nuove forme con cui sperimentare e costruire una squadra migliore di quella precedente. Sappiamo che la serie Leggende non è parte del circuito VGC, ma è bene studiare questo nuovo titolo perché è già stato confermato che Pokémon Champions, il simulatore di lotte in arrivo nel 2026, sarà la piattaforma utilizzata ai Campionati Mondiali di quest’anno a San Francisco, e ci è stato mostrato che includerà le megaevoluzioni.
Per questo, Francesco Pio Pero oggi ci parlerà della sua esperienza con Leggende Pokémon Z-A e le sue impressioni.


In questa settimana di gioco, la prima caratteristica che ha subito catturato l’attenzione di Francesco riguarda il nuovo sistema di lotta: gli slot per le mosse dei Pokémon rimangono 4, e la tabella dei tipi è rimasta invariata, ma ora la lotta non si svolge più a turni ma in tempo reale. Gli allenatori mandano in campo i propri Pokémon ed essi si possono spostare liberamente sul campo, lanciando le proprie mosse con il limite di un cooldown. Anche la megaevoluzione è stata rivisitata, dato che essa può essere attivata in qualsiasi momento, da cui poi ha una durata limitata. Ora non c’è solo bisogno di tenere a mente il calcolo dei danni e l’efficacia delle mosse, ma anche di avere consapevolezza dello spazio intorno a sé e la reattività ai nuovi scenari, creati magari da un effetto particolare di una mossa o uno spostamento improvviso dell’avversario. Il nostro giocatore elogia questo cambiamento, definendolo un “esperimento riuscito”. Segue: “In generale, quindi non solo nei titoli Pokémon, credo che nelle avventure dei giochi ci sia la necessità di creare sfide nuove con Boss Fight o lotte dinamiche come queste che utilizzano l’ambiente.”.
Sicuramente la formula di lotta in tempo reale è stata ricevuta bene dal nostro giocatore, che si trova coinvolto nell’azione in particolare grazie all’interazione con i propri dintorni, dove è possibile avere incontri particolari: “le lotte con gli Alfa mi hanno costretto a giocare furtivamente per uscirne intero! Lo stile ‘Royal Rumble’ per le lotte online è il giusto mix di caotico e strategico, questo è il mio parere”. Il giocatore ha poi spostato il suo discorso sulle megaevoluzioni, star protagoniste di questo titolo, sottolineando come visivamente abbiano un effetto suggestivo anche grazie alla grafica migliorata da Switch 2.


Il VGC delle nuove megaevoluzioni
Il ritorno della megaevoluzione nella serie di videogiochi apre le porte ad interessanti speculazioni riguardo il suo futuro impiego nel VGC moderno. Pur non conoscendo ancora le abilità riservate a queste nuove Mega, è già possibile svolgere una prima impressione analitica grazie alle statistiche ora disponibili. Abbiamo chiesto al nostro Davide Miraglia di raccontarci le sue prime considerazioni:
“sempre tenendo conto dell’importanza delle abilità nella costruzione di un Pokémon, a primo impatto è possibile osservare come ci siano delle Mega già molto interessanti: uno su tutti Mega-Zygarde, i cui Punti Vita rendono ottime entrambe le difese, a cui si accompagna un attacco speciale da 216 di base power. Come punto debole si può sottolineare una velocità non ottimale neanche sotto Distortozona, e il fatto di trovarsi probabilmente in un formato Uber in cui anche Xerneas e i folletti ne faran da padroni, limitandolo, ma rimane pericoloso. Un altro nuovo membro interessante è certamente Mega-Dragonite, che partendo da 600 come base complessiva di statistiche, in quanto pseudo leggendario, arriva ora a 700: le nuove distribuzioni lo rendono un attaccante più speciale che fisico, oltre ad essere interessante a livello di bulk.
Altri spunti interessanti arrivano da Mega-Feraligatr, con i suoi 160 in attacco e 125 di difesa, unito all’inedito tipo drago, oppure da Mega-Delphox, un attaccante speciale veloce che con Vastenergia. Anche Mega-Greninja, più veloce addirittura di Mega-Delphox, con la sua ottima tipologia e mantenendo una buona abilità potrebbe dire la sua.


Kawayoo
Se da una parte si possono considerare potenzialmente viabili queste Mega, lo è meno per altre: Meganium ed Emboar, per tipologie e statistiche appaiono inferiori, e anche un Mega-Chandelure con un ottimo attacco speciale, mantenendo una velocità mediocre risulta poco appetibile senza una Stolascelta. Anche Malamar risulta una delusione: basandosi solo sulle statistiche, non pare esserci motivo per preferire la versione Mega a quella base, decisamente più bulky e utile in Distortozona.
Tuttavia, ciò che davvero penso rivoluzionerà il gioco non sono tanto le nuove Mega, ma le vecchie: con la presenza della speed dinamica e di nuove mosse, possono essere rispolverate e rese ancora più forti. Un Mega-Metagross o Mega-Swampert per esempio, sono capaci di sfruttare fin dal primo momento le loro velocità, mentre Pokémon come Mega-Aggron, Mega-Steelix e Mega-Slowbro possono godere di Schiacciacorpo, o ancora Mega-Alakazam con Vastenergia.
Insomma, è importante tenere d’occhio anche il passato!"
Il futuro della regione di Kalos e del circuito competitivo dei videogiochi hanno una cosa in comune: le megaevoluzioni, che scriveranno un nuovo capitolo, ed è per questo importante studiare la loro storia per poter prevedere ciò che arriverà. Lo Stadio Lotta ci attende, allenatori!

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